Sarà possibile avere il PARCO del BASSO ISONZO?
100 ettari di verde, alberature, siepi e agricoltura biologica a salvaguardia della biodiversità?
Oppure ci saranno 70 nuovi appartamenti?
Dal 1996, anno del progetto di parco dell’arch. Castelnovi (vedi la mappa), sono stati via via mangiati tanti ettari di verde: sostituiti da case, villette, palestre, impianti sportivi (in rosso) e nuove strade.
Ora a rischio cementificazione è l’area centrale del futuro parco: 3,7 ettari di proprietà dell’IRA (in viola) sui quali possono essere costruiti 30mila metri cubi di case.
Sindaco, ferma questa ennesima colata di cemento! Sposta il credito edilizio in zone di scarso pregio ambientale.
Nel frattempo alcune cose positive sono successe: il comune ha realizzato due parchi e 167 orti urbani (in azzurro).
E dobbiamo dire grazie ad alcuni imprenditori che hanno avviato aziende e cooperative biologiche (in verde), riconvertendo i campi prima coltivati a mais e irrorati di pesticidi.
Europa Verde dice sì all’agricoltura biologica e eco-sostenibile;
sì al parco agropaesaggistico del Basso Isonzo, partenza per il futuro parco agro-paesaggistico cittadino per il quale il Comune lunedì ha approvato il piano di studio.
Articolo Mattino di Padova del 4 dicembre 2020