Siamo ben felici di incontrare il presidente del comitato e la presidente della consulta, in quanto apprendiamo dalla stampa che sono anche loro contrari a nuovi parcheggi, pertanto non capiamo i motivi di una reazione così forte alle nostre proposte.
Come si evince dal comunicato del 12/10 pubblicato integralmente sul nostro sito e sui social, la nostra richiesta al Sindaco Giordani è di:
– Trasportare nell’area demaniale dell’ex-aeroporto che confina con il parco Basso Isonzo TUTTI i parcheggi già previsti nell’area, ed eventuali altri posti necessari (si spera molto limitati, per non attirare traffico nella zona).
– La permuta permetterebbe di non asfaltare terreni verdi per costruire parcheggi al Basso Isonzo, vista la vocazione “agropaesaggistica” del territorio
– Istituire trasporti pubblici (una navetta, che potrebbe servire la zona Miramonti del tutto priva di servizi pubblici), sicurezza stradale e ciclopedonale.
– Per frequentare il Parco senza rinunciare all’automobile si può parcheggiare alla palestra Ilaria Alpi, o negli stalli lungo via Isonzo o, ancora meglio, se lo spirito è quello di rilassarsi in un’area verde, usare gli autobus (Sacra Famiglia o via Vittorio Veneto o via Sorio), la bicicletta o uno dei mille monopattini acquistati dal Comune.
– Confermiamo il nostro appoggio e stima il lavoro dei privati che si dedicano all’agricoltura biologica, e proprio per questo non vogliamo nuovi parcheggi e nuove costruzioni che tolgono valore al parco “agropaesaggistico”, e attirano traffico di veicoli inquinanti e deturpano l’area.
– Ci chiediamo solamente: se la vocazione del parco è prevalentemente agropaesaggistica, e l’obiettivo con cui nasce è preservare gli spazi verdi per tutelare la salute dei cittadini, a chi servono dei parcheggi nel parco?
+ PARCHI – PARCHEGGI
Articolo Il Gazzettino 14/10/2021
Articolo Il Mattino di Padova del 14/10/2021