Dopo la giornata mondiale del suolo, dopo i dati pubblicati dall’ISPRA (con la nostra città oltre il 50% di suolo consumato, la 5a peggiore in Italia sopra i 100.000 abitanti) risulta importante interrogarsi su quali siano i progressi compiuti dal Comune di Padova per ridurre il consumo di suolo.
Il Piano degli Interventi del Comune di Padova, sottolinea l’importanza dei terreni non urbanizzati per garantire un equilibrio bio-ambientale, oltre che economico e produttivo, in tutto il territorio.
La questione più eclatante dal punto di vista del consumo di suolo a Padova si verifica a Granze-Camin ed è quella relativa al polo logistico Alì in via Svezia. Come compensazione per i 15 ettari di terreno agricolo cementificato i cittadini riceveranno una compensazione di 8 ettari di terreno depavimentato alla caserma Romagnoli.
Questa compensazione va contro precise norme di legge riguardanti l’edilizia come il DPR 380/2001 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentazioni in materia edilizia”: risulta infatti evidente che la realizzazione di un parco alla Caserma Romagnoli non si realizza nel contesto in cui ricade l’intervento, come sottolineato da previa norma di legge. Infatti Via Svezia dista più di 10 km dall’area Romagnoli! Europa Verde Padova chiede che, nella realizzazione e rivalutazione dell’area, il sindaco e il Comune di Padova tengano in considerazione un fatto oggettivo fondamentale di natura ambientale-paesaggistica: la tutela e la salvaguardia delle importanti specie arboree presenti all’interno dell’Area Romagnoli, che contribuiscono significativamente al patrimonio arboreo di Chiesanuova già precedentemente depauperato dai recenti abbattimenti di alberi a medio e ad alto fusto, oltre a compensare con nuovi impianti quelli tagliati per la nuova linea del tram.
Europa Verde Padova chiede di:
1) Eliminare la volumetria massima pari a 70.000 mc o perlomeno di ridurla ad 1/3 (23.333 mc).
2) Ridurre l’altezza massima dei nuovi edifici da 30 m a 12 m.
3) Ridurre la superficie massima commerciale di vendita da 1500 mq a 750 mq per agevolare la
distribuzione di prossimità.
4) Individuare un corridoio ecologico, che raccordi l’area Romagnoli al canale Brentella e al fiume Bacchiglione.
Riteniamo comunque difficile sperare in questa amministrazione, se durante la discussione sulla viabilità nord un loro rappresentante ha criticato il ruolo degli ambientalisti a Padova per la questione Granze, equiparando la nostra città a Piombino Dese, senza capire che i territori hanno specifiche completamente diverse.
Padova è satura e ha bisogno di riqualificazione, non di ulteriore consumo di suolo.
Gianluca Stefani
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