Attesa da tantissimi anni, quando sarà completata servirà per la messa in sicurezza idraulica dei territori di Padova, della Saccisica e della Riviera del Brenta.
Contemporaneamente sarà anche:
-una via d’acqua utilizzabile dalle chiatte per togliere dal traffico autostradale fino a 110 container a viaggio;
-un prezioso corridoio ecologico e di biodiversità, con oasi di fitodepurazione e ambienti per la flora e fauna autoctoni.
-uno splendido tracciato di ciclo-turismo verso Venezia.
Grazie ai comitati, le associazioni ambientaliste, i cittadini, i sindaci e le amministrazioni comunali rivierasche che per anni si sono battute per la sua realizzazione.
Solo il loro attivismo ha impedito la costruzione di una camionale al posto della via d’acqua.
Bene che sia inserita nel Piano regionale per la Ripresa e la Resilienza: concorrerà ai finanziamenti del Recovery Plan.
E’ l’unica ‘grande opera’ del Piano della Regione Veneto utile e non dannosa per il territorio!
Il resto sono infrastrutture stradali ed autostradali come l’autostrada Medio Padana Veneta, la ‘Nogara – Mare’, il Corridoio autostradale ‘Mestre – Cesena’, la ‘Treviso – mare”, il prolungamento della A31 verso nord.
Tutti progetti che portano traffico ed inquinamento, totalmente inadeguati agli obiettivi del PNRR.
Ministro Roberto Cingolani di sì al finanziamento Idrovia Padova – mare
Boccia Zaia, Marcato e tutte le loro strade ed autostrade.
Vogliamo un Veneto fuori dallo smog