Dopo la decisione di inizio luglio da parte dell’Assessore Ragona e dell’amministrazione di spostare la fermata di Flixbus e Itabus da via Fra Paolo Sarpi al Capolinea Nord del tram a Pontevigodarzere dal primo ottobre, è arrivata il 30 luglio anche l’approvazione della consulta 2 Nord.
Consulta che chiede solo che il percorso di raggiungimento sia obbligatorio per via Fornace Morandi, via Verrocchio e via Signorini, al fine di raggiungere il capolinea del Tram.
Europa Verde di Padova ritiene che questa soluzione non risolva il problema, la fermata di Flixbus e Itabus che dovrà ospitare una cinquantina di arrivi e di partenze non è adeguata per gli utenti che utilizzano il servizio e danneggia il quartiere di Pontevigodarzere.
In questo modo si andrà ad intasare via Verrocchio in modo stabile con circa cinquanta pullman al giorno, che dovranno fare la curva per via Signorini occupando entrambe le carreggiate per effettuare la manovra, come già avviene quando c’è l’autobus sostitutivo del tram, bloccando il traffico che arriva da li per chi evita di arrivare dalla rotonda che collega Pontevigodarzere all’Arcella e alla statale, dall’Arcella e da Altichiero.
Non si risolverà poi il problema di Pontevigodarzere con gli autobus in partenza che si immetteranno nella via principale già gravemente intasata e inquinata, dove nelle ore di punta si viaggia a passo d’uomo. Inoltre molti utenti si faranno accompagnare e venire a prendere anche in auto, aumentando ancora il traffico nel quartiere.
Nonostante gli arrivi utilizzino un’altra strada per arrivare al Capolinea Nord comunque dovranno immettersi tutti nella rotonda davanti all’ex SAIMP, che fa da imbuto dagli arrivi da Padova Est, Padova Ovest, via Plebiscito, via Guido Reni e via Pontevigodarzere, con un supermercato e un fast food, costantemente intasata di veicoli.
Il quartiere di Pontevigodarzere ha bisogno che venga diminuito il traffico, non aumentato, soprattutto per servizi che non riguardano neanche il luogo, ma paga l’incapacità di trovare una soluzione per un servizio che generalmente è vicino alle stazioni.
Anche gli utenti del tram da Pontevigodarzere saranno danneggiati, in quanto si ritroveranno decine e decine di passeggeri con valigie ingombranti all’interno del mezzo, creando disagi nell’utilizzo del mezzo facendo così preferire l’utilizzo dell’auto.
Quindi il futuro di Pontevigodarzere, già gravemente inquinato dal traffico continuo per il collegamento con il nord della provincia, della statale e dell’autostrada, si prospetta un aumento di un centinaio di bus tra arrivi e partenze, un supermercato e una scuola.
Padova, 2 agosto 2024
- Interrogazione parlamentare Luana Zanella parcheggio Parco Prandina
- Il Parco Parcheggio del Basso Isonzo
- Evento Comunità energetiche: Esperienze a confronto
- La viabilità in via Bainsizza va messa in sicurezza
- Comunità energetiche: Esperienze a confronto
- Europa Verde Padova: Osare la città 30 Km/h è salvaguardare le vite dei nostri ragazzi