Europa Verde Padova – Verdi

AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE

PER NON DIMENTICARE : AGENDA 2030 DELL’ONU

  • – UNIPD all’Avanguardia
  • – Un ruolo di vigilanza per i Verdi Europei di Padova.

Sono 17 gli obiettivi (Sustainable Development Goals SDGs) che con 169 sotto-obiettivi ad essi associati, costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dovranno essere realizzati a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU entro il 2030; ogni Paese dovrà dotarsi di una propria strategia nazionale che coinvolga attivamente soggetti pubblici e privati.  Questo il dettaglio:

  1. 1. Sconfiggere la povertà: Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo
  2. 2. Sconfiggere la fame: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
  3. 3. Salute e benessere: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
  4. 4. Istruzione di qualità: Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  5. 5. Parità di genere: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment(maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze
  6. 6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  7. 7. Energia pulita e accessibile: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
  8. 8. Lavoro dignitoso e crescita economica: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  9. 9. Imprese, innovazione e infrastrutture: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
  10. 10. Ridurre le disuguaglianze: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra Nazioni
  11. 11. Città e comunità sostenibili: Rendere la città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  12. 12. Consumo e produzioni responsabili: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  13. 13. Lotta contro il cambiamento climatico: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze
  14. 14. Vita sott’acqua: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
  15. 15. Vita sulla terra: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica
  16. 16. Pace, giustizia e istituzioni forti:Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, rendere disponibile l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli
  17. 17. Partnership per gli obiettivi: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Alcuni punti sono apparentemente scontati, ma sarà molto difficile riuscire a soddisfarli. Molti Paesi si sono già smarcati dall’impegno firmato, chi allungando i tempi fino al 2035 e oltre, e chi, autonomamente, ripristinando le Centrali a Carbone.

In questi ambiti l’Università di Padova ha perfettamente recepito e sviluppato in proprio i temi dell’Agenda. Qui di seguito si riportano gli impegni dell’Ateneo Patavino:

‘Università di Padova si impegna costitutivamente a “promuovere l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale” (art. 2), riservando alla tematica ambientale un ruolo centrale e costitutivo delle proprie attività.

In questo senso, l’Ateneo ha approvato la propria Carta degli impegni di sostenibilità che si articola in cinque linee di azione nei diversi ambiti nei quali si sviluppa la sostenibilità ambientale; tra queste l’iniziativa Plastic free UniPd, con l’installazione di erogatori di acqua filtrata, la distribuzione di borracce per la comunità universitaria e la sostituzione o eliminazione del materiale plastico per l’erogazione delle bevande calde, al fine di eliminare la plastica legata al consumo di acqua o bevande in Ateneo. (Piccolo esempio, ma efficace, da proporre in tutti gli Uffici Pubblici)

Nel 2021 è stato poi fondato il Centro Studi Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability (CEWMS), un hub multidisciplinare di competenze e professionalità interne all’Università di Padova con l’obiettivo di svolgere attività di ricerca interdisciplinare nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, favorendo la comunicazione fra diversi settori, ma anche fornire supporto scientifico per Enti Pubblici e aziende nello sviluppo di normative di settore e di soluzioni tecniche, coordinare ed ottimizzare le varie attività già presenti in Ateneo nel settore dell’economia circolare, intercettare fondi per progettualità di settore, fare formazione di alto livello e favorire un network internazionale attorno alle suddette tematiche.

  • L’offerta formativa dell’Università di Padova – nuovo corso di laurea: Sustainable Chemistry and Technologies for Circular Economy (Chimica e tecnologie sostenibili per l’economia circolare”

 

Con lungimiranza e tempestività l’Università’ lancia un esempio pratico e didattico. E’ una sfida difficile per le forze politiche comunali che rischiano di rimanere indietro, impreparate e appesantite da una legislatura obsoleta e non aggiornata.

Una vigilanza naturale, ma strategica, su questi temi, dovrebbe contraddistinguere una forza ambientalista come i Verdi Europei di Padova, che si presentano per la prima volta alle elezioni comunali Patavine previste il 12 giugno 2022.

In questo senso, la proposta della Municipalizzazione riferita alla raccolta e al riciclo dei rifiuti, prevista dal programma dei Verdi Europei, vira nettamente in direzione di quella Economia Circolare del Rifiuto che dovrebbe costituire una base di partenza obbligata verso l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile.

Giovanni Mari

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