No caccia dai Sabbionari al Mojasso – Selvazzano
Dal 7 novembre 2020 al 31 gennaio 2021 gli ambientalisti di Selvazzano Civica e il circolo del Partito Democratico di Selvazzano Dentro, hanno presidiato il territorio comunale raccogliendo firme per chiedere il divieto di caccia nell’area golenale del Bacchiglione, tra il parco della golena Sabbionari, in prossimità del ponte di Tencarola, e il confine comunale con Saccolongo, dove si trova lo stagno del Mojasso.
Ad oggi sono state raccolte quasi settecento firme, grazie alla mobilitazione degli attivisti e il grande interesse dimostrato dai cittadini!
L’iniziativa caratterizzata dallo slogan “No caccia dai Sabbionari al Mojasso” nasce dalla necessità di prevenire tutti quei comportamenti, relativi alla pratica della caccia, che potrebbero determinare gravi conseguenze per l’incolumità dei cittadini, considerando che l’area golenale, ed in particolare gli argini, sono intensamente frequentati dagli abitanti di Selvazzano e dei comuni limitrofi, per passeggiare o svolgere attività sportive; inoltre gli argini sono inseriti in un circuito di nordic walking e nella ciclovia Vicenza-Padova.
Ultimamente sta crescendo, lungo la via d’acqua, anche l’interesse per la navigazione turistica e il canottaggio, realtà che comportano una sempre più elevata presenza di persone, che male si addice con la vicinanza a siti di attività venatoria.
La caccia ha dimostrato la propria violenza non solo contro l’ecosistema dell’oasi del Bacchiglione, ma ha messo a repentaglio anche l’incolumità dei cittadini, gli sportivi, ma anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Cesarotti” che hanno il giardino in prossimità degli argini.
Durante il lockdown natalizio, infine, la Regione Veneto ha tacitamente concesso ai cacciatori lo spostamento tra zone per l’attività venatoria.
Ricordiamo alcuni numeri, impressionanti, sulle due ultime stagioni di caccia: oltre ai numerosi uccelli e mammiferi di piccole-medie dimensioni, tra caccia “autorizzata” (sportiva) e bracconaggio, nella stagione 2018/2019, sono state 80 le persone vittime di incidenti di caccia, di cui 21 morti e 59 feriti.
Nel corso della stagione venatoria 2019/20 sono state uccise 27 persone e 67 sono state ferite, per un totale di 94 vittime.
Di queste, tra morti e feriti, il 10% era semplici passanti, sportivi, famiglie… (Fonte AVC – Associazione Vittime della Caccia).
Vi invitiamo anche a leggere i report delle notizie legate ad incidenti di caccia con danni a cose e/o persone, sul sito dell’AVC.
“Nel 2019 abbiamo voluto scendere in campo per stringere con la cittadinanza un Patto per il Territorio – ricorda Vincenzo Vozza, capogruppo di Selvazzano Civica – e la regolamentazione della caccia entro i confini comunali era uno dei punti dirimenti. La conservazione degli equilibri nel piccolo ecosistema locale, dove vengono a svernare o fanno le loro tane specie di uccelli e mammiferi comuni o rari, è un dovere come cittadini e come amministratori: viviamo in simbiosi col nostro territorio, e la caccia è uno dei fattori di squilibrio primario, insieme all’inquinamento (atmosferico, idrico, per lo smaltimento dei rifiuti) e alla progressiva cementificazione”.
“Il divieto di caccia è un ulteriore passo per valorizzare il nostro fiume” – dichiara il segretario PD Antonio Santamaria – È davanti agli occhi di tutti la bellezza del Bacchiglione; con le sue golene le emergenze storico-architettoniche che sorgono a ridosso degli argini, è l’area di maggior pregio ambientale e paesaggistico caratterizzante l’identità della città di Selvazzano Dentro, per questo mi aspetto una forte adesione all’iniziativa che vada ben oltre all’appartenenza politica”.