25 novembre 2023
Mozione: «Preservare la qualità dell’ambiente, con attenzione al territorio e alle sue risorse»
Amiche e amici,
oggi desideriamo costituire ufficialmente un nuovo soggetto politico: Europa Verde – Associazione intercomunale dei Verdi dei Colli Euganei e dei Comuni limitrofi.
Le nostre attività e le nostre azioni si fonderanno su principi europeisti ed ambientalisti, in linea con l’identità su cui si basa l’European Green Party, a cui aderiamo con piena convinzione. Infatti, percepiamo l’Europa come una grande casa comune, un ampio e complesso territorio che ha radici culturali comuni; non solo, quindi, un “aggregato amministrativo”. Facciamo parte di una generazione che ha appreso come, dal confronto con le altre realtà europee, si possa generare una cultura di maggiore attenzione a temi quali il welfare e la sostenibilità ambientale. In nome di questi principi, ci auguriamo che si realizzi una vera rivoluzione verde nel territorio in cui desideriamo operare, già protetto dalla Costituzione, dalle leggi nazionali e regionali e dai vincoli ministeriali.
Il nostro gruppo intende pensare globalmente, ma agire localmente. La maggioranza degli italiani è sensibile alla tutela ambientale, ma in molti casi viene ammaliata dai proclami dei politici locali che mistificano la realtà. I Comuni, privati di molte risorse a livello nazionale e regionale, ricorrono alla continua urbanizzazione del territorio, occupando suolo per ottenere risorse proprie, senza nemmeno guardare al rovescio della medaglia, come i servizi e le strade per la nuova zona che intendono inutilmente urbanizzata. In Veneto, infatti, una casa su quattro è sfitta, ci sono 11.000 capannoni abbandonati ed un quinto del totale dei supermercati in Italia. E’ evidente la mancanza di programmazione della politica in Veneto: il Piano paesaggistico regionale, dopo oltre 20 anni, ha visto la luce ma con moltissimi problemi. E’ stato firmato il Protocollo d’Intesa con il Ministero dei Beni Culturali, che ha portato all’approvazione della componente urbanistica che, tuttavia, è scissa da quella paesaggistica, perdendo, quindi, completamente di significato, sostanza ed efficacia.
Nella fattispecie, quello dei Colli Euganei è un Parco che ha una tradizione di impegno ecologista; da decenni, sono attive associazioni che praticano l’ambientalismo scientifico, coniugano proposte basate su dati ed evidenze con battaglie e denunce. C’è un’abitudine all’attivismo civico, che si concretizza nel volontariato ambientale, nella cura e nelle battaglie portate avanti da comitati spontanei o da singoli cittadini. Un Ente Parco commissariato per anni, senza una reale governance, che ha disatteso il suo stesso piano ambientale, la legge e al Costituzione. Dalla sua istituzione, infatti, è diventato un fardello per dei singoli cittadini richiedenti lievi modifiche alle proprie abitazioni, mentre non è stato in grado di farsi da garante contro reali minacce ambientali come, ad esempio, il revamping del cementificio di Monselice o l’ultima lottizzazione prevista in zona Monteortone, a Teolo, per la quale ha dato addirittura parere favorevole.
Oggi il territorio si candida ad essere area MAB Unesco, ma con quali presupposti?
Intendiamo indagare sul continuo espandersi dei supermercati in ogni Comune dei Colli, come il nuovo supermercato che verrà realizzato nel centro di Abano Terme, dove viene, tra l’altro, pubblicizzata una iniziativa di riqualificazione dei comparti centrali ma sottende, invece, un’operazione commerciale per l’interesse di pochi. Selvazzano, pur non facendo parte del territorio del Parco, è un Comune limitrofo che presenta numerose criticità, come l’enorme complesso abbandonato del Seminario ed un presunto progetto di nuova zona commerciale, di medio-grandi dimensioni, frutto di recente proposte.
Ci impegneremo ad accogliere nel nostro partito persone appassionate dei temi proposti, che siano disposte a diventare sentinelle attive del territorio, pronte a vigilare sulla sua pianificazione ed essere attori competenti e capaci di dialogo costruttivo all’interno e all’esterno del partito. Il nostro obiettivo finale è un cambio di paradigma e mentalità. Non ci collochiamo né a destra né a sinistra, ma siamo un ponte per una nuova civiltà, dove finalmente i cittadini possano trovare rappresentanza non solo all’interno dei Consigli comunali ma in tutte le Istituzioni Governative del Territorio.
Nel frattempo, cercheremo di cogliere le opportunità di partecipazione che la politica offre anche ai non eletti: referendum, proposte di legge di iniziativa popolare e processi decisionali partecipati.
Che la rivoluzione verde abbia inizio!
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