Era il 2020 quando il consorzio ZIP veniva messo in liquidazione, perchè il comune aveva negato l’allargamento della zona industriale. Nel frattempo l’Alì aveva acquistato i terreni agricoli confinanti al di fuori della zona industriale e con l’attuale magazzino per 5.000.000 di euro.
Terreni, che con l’eventuale cambio di destinazione da parte del comune, attraverso una semplice variante, raggiungono un valore di circa 25.000.000(considerando che nella ZI il costo è circa 160€ a m2 per 154850 m2 di terreni), con una spesa di altri 5.000.000 dovuto per gli oneri di urbanizzazione e contributo straordinario al comune, l’azienda ottiene già un utile di 15.000.000€.
<<Se verrà approvata questa variante ci sarà un effetto domino, anche le altre attività potranno chiedere di espandersi, appellandosi al fatto che il comune ha già approvato una variante per cambio di destinazione d’uso>> afferma Antonio Attisani, co-portavoce di Europa Verde Padova, che continua <<non possono concederlo ad Alì e poi rifiutarlo ad altri, i quali farebbero subito ricorso vincendolo, consumando ulteriore suolo con la crisi climatica in atto, in una delle città più cementificate d’Italia. Il suolo agricolo è il miglior regolatore del clima>>.
La variante non deve essere approvata dal consiglio comunale, il Piano di Assetto Territoriale prevede che le nuove aree di espansione si devono attuare attraverso il Piano degli Interventi, e che la trasformabilità delle nuove aree della città è incentrata al minor consumo di suolo, Piano degli Interventi che il comune ha approvato il 13 febbraio 2023, non prevedendo l’edificazione nel terreno in questione, nonostante la richiesta al SUAP dell’Alì è datata 30 settembre 2021, in opposizione anche al Piano del Verde approvato il 28 marzo 2022.
Inoltre, nella conferenza dei servizi viene ribadita la criticità della viabilità in Corso Stati Uniti, già in sofferenza, in uscita dalla tangenziale, cosa che potrebbe prevedere la realizzazione di una bretella dalla rotatoria di corso Messico con un nuovo ingresso in tangenziale, aggravando ulteriormente il traffico nelle ore di punta, pagata dal comune.
Non si possono prendere in considerazione soluzioni fantasiose di rinaturalizzare altre zone, in quanto nessuna azienda si accollerebbe un costo così elevato per abbattere edifici, smaltire il cemento e realizzare un bosco o parco. Per rendere un terreno agricolo ci vogliono molti anni, la terra ha bisogno di molto tempo prima di tornare fertile.
Padova, 6 maggio 2023